La Cassazione ritiene legittimo l’avviso inviato al vecchio recapito del contribuente, nel caso in cui, come previsto dalla legge, non si sia ancora concretizzato il cambio di residenza fiscale.
È valida la notifica dell’atto tributario eseguita presso l’ultimo domicilio fiscale italiano di un contribuente trasferito all’estero, quando dalla data del trasferimento a quella della notifica non sia ancora decorso il termine dilatorio a cui la legge subordina l’efficacia della variazione anagrafica nei confronti dell’Amministrazione finanziaria. Così, in sintesi, si è espressa la Corte di cassazione, nell’ordinanza n. 5576 del 3 marzo 2025, con la quale ha ribadito che la disciplina in tema di notifica di atti tributari prevede in capo al contribuente l’onere di indicare il proprio domicilio fiscale all’Ufficio finanziario e di tenerlo costantemente informato delle relative eventuali variazioni, perché in mancanza la notifica può eseguirsi nell’ultimo domicilio fiscale noto, anche nella forma semplificata del cosiddetto “rito degli irreperibili”.
Contenzioso tributario: modello di ricorso e memorie 2025
Il pacchetto raccoglie tre strumenti operativi aggiornati al 2025, pensati per supportare i Professionisti nella redazione di atti difensivi nel contenzioso tributario, alla luce delle più recenti novità normative e giurisprudenziali.
Modello di memoria difensiva contro uno schema d’atto 2025
Ricevere uno "schema d'atto" dall'Agenzia Entrate può essere un momento delicato, ma è anche un'opportunità per presentare la propria posizione prima che l'atto diventi definitivo. Prima di redigere la memoria difensiva, è fondamentale prestare attenzione a diversi aspetti chiave per massimizzare le possibilità di successo.
Sono fondamentali alcuni passaggi:
La redazione della memoria difensiva diventa dunque il passaggio essenziale della strategia difensiva.
Prendersi il tempo necessario e i giusti supporti per analizzare tutti questi aspetti prima di agire può fare la differenza nel risultato finale.
La redazione di un ricorso tributario, oggi più che mai, richiede un'attenzione particolare alle continue evoluzioni normative, giurisprudenziali e dottrinali. La riforma della giustizia tributaria, entrata in vigore in diverse fasi tra fine 2022 e inizio 2024, ha trasformato profondamente il panorama.
In questo scenario, la preparazione di un ricorso tributario oggi richiede una formazione costante e una grande attenzione ai dettagli procedurali e sostanziali, alla luce di una giustizia tributaria in profonda trasformazione. Un Professionista aggiornato sulle ultime novità può fare la differenza nella gestione efficace del contenzioso e nella stesura di un ricorso solido.
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