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Giovedì 16 gennaio 2025

Stagione dichiarativa 2025: pubblicate le bozze dei modelli 730 e 770

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato le bozze dei modelli 730 e 770 con le relative istruzioni per la stagione dichiarativa 2025, utili agli operatori del settore di valutare i modelli dichiarativi prima della loro approvazione. I modelli tengono conto delle diverse novità normative, tra cui le detrazioni per i lavoratori dipendenti, la rimodulazione di scaglioni e aliquote Irpef e il "bonus tredicesima".

Le principali novità delle bozze pubblicate

Modello 730: 

  • introdotti due nuovi quadri (M e T) che consentono alle persone fisiche non titolari di partita Iva di utilizzare la dichiarazione semplificata anche in relazione ai redditi soggetti a tassazione separata, a imposta sostitutiva o derivati da plusvalenze di natura finanziaria;
  • prevista la rimodulazione delle aliquote per scaglioni di reddito;
  • introdotto il nuovo regime agevolativo per redditi dominicali e agrari di coltivatori diretti e di imprenditori agricoli;
  • inserite novità in materia di tassazione delle locazioni brevi, assoggettate alla cedolare secca con aliquote differenziate;
  • inserito il “bonus tredicesima”, l’indennità di 100 euro, ragguagliata al periodo di lavoro, riconosciuta per il 2024 ai titolari di reddito di lavoro dipendente con particolari condizioni economiche e familiari;
  • aggiornate anche le regole relative al regime agevolato per i lavoratori impatriati che trasferiscono la residenza fiscale in Italia e quelle sulla rideterminazione della detrazione spettante al personale del comparto sicurezza e difesa.

Modello 770:

  • rimodulate le note nei quadri ST e SV (Ritenute operate, Trattenute per assistenza fiscale e imposte sostitutive);
  • gestito, nel quadro SX (Riepilogo delle compensazioni), il credito correlato al “bonus tredicesima” riconosciuto dal datore di lavoro.

Fonte: https://www.agenziaentrate.gov.it
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    Ricevere uno "schema d'atto" dall'Agenzia Entrate può essere un momento delicato, ma è anche un'opportunità per presentare la propria posizione prima che l'atto diventi definitivo. Prima di redigere la memoria difensiva, è fondamentale prestare attenzione a diversi aspetti chiave per massimizzare le possibilità di successo.

    Sono fondamentali alcuni passaggi:

    • comprendere a fondo lo schema d'atto - leggere attentamente e identificare le contestazioni specifiche, gli importi richiesti, le annualità interessate e le norme violate secondo l'Agenzia delle Entrate;
    • verificare che la documentazione su cui si basa l'accertamento sia effettivamente quella in possesso dell'Agenzia e che le citazioni siano accurate;
    • raccogliere la documentazione pertinente che possa confutare le contestazioni mosse e organizzarla in modo logico e facilmente consultabile;
    • valutare i termini di presentazione (scadenze ed eventuali sospensioni dei termini);
    • e a quel punto determinare la strategia difensiva. Le contestazioni dell'Agenzia sono basate su fatti errati? Ci sono precedenti giurisprudenziali o prassi consolidate? Lo schema d'atto presenta vizi di forma (es. mancanza di motivazione, errori nell'indicazione delle norme)?

    La redazione della memoria difensiva diventa dunque il passaggio essenziale della strategia difensiva.
    Prendersi il tempo necessario e i giusti supporti per analizzare tutti questi aspetti prima di agire può fare la differenza nel risultato finale.

    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo

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